
LA PROTESI AL GINOCCHIO
Il Dott. Walter Salustri effettua protesi del ginoccio con approccio mininvasivo. La chirurgia mini invasiva permette di non aprire né di violare il canale midollare, il femore o la tibia.
Prevede una maggior conservazione della massa ossea e dei tessuti molli. Nel caso dell’impianto di una protesi ginocchio si risparmiano le parti sane, anche i legamenti crociati anteriore e posteriore.
Questi legamenti sono essenziali per il movimento articolare fisiologico, la cinematica e la propriocezione.
Rispetto alla chirurgia tradizionale, quella mini invasiva presenta numerosi vantaggi.
- i tempi di intervento, degenza, riabilitazione e recupero sono minori rispetto alle altre tecniche;
- l’incisione di piccole dimensioni, farà risultare la cicatrice meno evidente
- lieve perdita ematica durante e dopo l’operazione e nessun bisogno di trasfusioni di sangue;
- il trauma è minimo con minor dolore e gonfiore;
- diminuzione delle complicanze post-operatorie come infezioni o lussazioni
Tutta questa “riduzione” velocizza al massimo la guarigione del paziente.

APPROCCIO DIRETTO
Il Dott. Walter Salustri lavora a stretto contatto con i pazienti e si avvale di collaboratori o intermediari. L’approccio diretto con i pazienti avviene solo subito dopo i loro traumi e la prima visita, ma anche durante tutto il loro processo di guarigione.

La artroscopia del Ginocchio
La artroscopia è una moderna tecnica chirurgica che permette di eseguire l’interventi all’interno dell’articolazione senza dovere incidere la capsula articolare, se non per pochi millimetri.

Le Patologie del Ginocchio
L’apparato estensore del ginocchio è composto dal muscolo quadricipite; a sua volta composto da quattro capi che convergono in un tendine trilaminare che si inserisce nel polo superiore della rotula. Da questo deriva il tendine rotuleo che si inserisce nella tuberosità anteriore della tibia (TAT).

La Protesi D’anca
Il Dott. Walter Salustri effettua protesi d’anca con approccio mininvasivo.
La chirurgia mini invasiva permette di non aprire né di violare il canale midollare, il femore o la tibia.